giovedì 25 febbraio 2010

Vancouver 2010

Questi Giochi Olimpici confermano la declinante tendenza dello sport italiano...
Atleti vecchi e appagati, presunti campioni viziati e privi di determinazione, sportivi che vivono sugli allori passati, pensando che la vittoria sia comunque dovuta, che il successo arriverà in ogni caso..
Urge una svolta in ambito CONI, per tutte le discipline, bisogna rinnovare le federazioni, dando fiducia a tecnici e atleti che hanno veramente a cuore la squadra nazionale, che sputino l'anima quando indossano una maglia cosi pesante.
I risultati possono arrivare o meno, però è ora di finirla con le scuse e gli alibi (faceva caldo, la neve era sciolta, il percorso non mi piaceva...); in un contesto sempre più globalizzato si può accettare un quarto, un quinto, un decimo posto, una finale (nel caso dell'atletica), però chi partecipa deve gareggiare al meglio delle proprie possibilità, non deve avere rimpianti, deve dare tutto se stesso!!!
D'altronde è anche il suo lavoro...

2 commenti:

  1. non sono completamente d'accordo con il tuo post...le scuse e gli alibi sono costretti a tirarli fuori per non essere mangiati vivi dalle pretese di giornalisti che sono in grado di manipolare i destinatari dei media...io non sono rimasto deluso da Carolina, ne da Fabris, ne da Di Centa, ne sono convinto che Razzoli farà una carriera strepitosa....non c'è nulla di certo nello sport....a parte la fatica,nessuno di loro è andato all'olimpiade certo di vincere una medaglia che molti si aspettavano....loro che sono consapevoli di dover affrontare rivali, imprevisti e tutto ciò che può ostacolare il raggiungimento di quel traguardo che inseguono da 4 anni o da una vita...e per il quale hanno sofferto, rinunciato e combattuto con i pochi mezzi che le federazioni e il coni danno a disposizione...
    Prima di dire che Carolina non è una campionessa e che su di lei s'è investito tanto....caro Pescante pensi alle playstation e i biliardi nei ritiri della nazionale di calcio e i miliardi che sperperate in questo "sport" che in cento anni di storia ha saputo regalare solo 4 titoli mondiali e 1 europeo.... e poi mi faccia sapere perchè continuate ad investire in uno "sport" perdente come il calcio...e insultate una non campionessa che ha soli 23 anni ha già vinto 3 titoli Europei e un argento e un bronzo ai mondiali....
    Valerio

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  2. ciao Vale,
    sono d'accordo con te, però, rimango dell'idea che gli sportivi italiani debbano cambiare mentalità e accettare il fatto che, in un contesto globalizzato, non si vince per diritto divino o perchè magari si è campioni uscenti..
    gli esempi da seguire: Bettini (a volte perdeva per eccessiva generosità, ma ci provava sempre), Elisa Cusma, Baldini, la Vezzali, Vale Rossi...

    Matte

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