venerdì 27 agosto 2010

aaaa... non ho tempo!!!

è da un pò che non scrivo; avrei tanto da dire, ma sono sempre di fretta.
anche adesso mi posso limitare ad una sintesi veloce...
Da domani ferie; sono stanco morto, vorrei studiare, ma credo che non lo farò.
Ho finalmente vinto la staffetta di Roata prato in coppia con mio fratello Stefano e a parimerito con Enrico Aimar e suo padre. A Monfallito di nuovo secondo: ho battuto per la prima volta Gambetta, ma le ho prese da un super Cantarelli.
Se vi piaciono le tamarrate americane andate a vedere Giustizia Privata con Gerald Butler; Toy Story in 3d è uno spreco di denaro, non cambia nulla.
Infine un consiglio letterario: George Orwell, libri attualissimi, splendidi romanzi con tematiche di fondo molto importanti..

lunedì 2 agosto 2010

I tempi cambiano...

E'strano. Di punto in bianco senza volerlo non puoi più essere Peter Pan.
Senti gli amici che si accasano, quelli che vanno a convivere e quelli che fanno un bel mutuo.
Vai tutti i giorni in ufficio (grazie a Dio) e non puoi più concederti quei bei periodi di vacanza al mare, che fino a poco tempo fa erano piacevole abitudine.
Ormai sei più vicino ai trenta che ai venti e forse inizi a fare qualche bilancio, anche se è difficile sradicarsi da quella fase in cui non hai preoccupazioni e fastidi.
Sembra ieri che si usciva dal liceo in pantaloni corti e ora la giacca e la camicia sono d'ordinanza.
E' finita un'epoca... ciò non significa che io mi voglia sposare..

domenica 1 agosto 2010

Vassily Matvichyuk e l'umanità degli atleti..

A tutti i malati di calcio, a tutti i calciatori viziati e egoisti, consiglierei ogni tanto di guardare le gare di atletica..
Di questi europei di Barcellona ricorderò tre immagini:
1) la gioia imbarazzata di Cristophe Lemaitre, giovanissimo dominatore della velocità, che dopo le gare si concede a tutti per una foto, un'autografo, un cinque, quasi sorpreso di tanto affetto nei suoi confronti.
2) lo sguardo triste di Beppe Gibilisco. Nel 2003 quando aveva vinto il mondiale era un giovane guascone, spaccone e sicuro..
Ora, dopo anni bui, sembra dannato, sembra rassegnato, estraneo e reietto in un mondo che ha tutti i diritti di considerare come suo..
Avrei voluto vedere un sorriso di Beppe dopo il valicamento a 5.75 m, o almeno un urlo, un'incazzatura..
3) le lacrime di Matvichyuk, maratoneta ucraino, tesserato da anni per la Cover Verbania.
Vassily nella gara di oggi ha dato una lezione di umanità a molta gente; ha dimostrato che i professionisti hanno cuore e riconoscenza.
Matvichiuk è un maratoneta da 2h10", molto forte. Come tutti gli alteti di primo livello, vista la crisi per i crampi, avrebbe potuto tranquillamente ritirarsi e, invece, è arrivato attorno alla ventesima posizione, quasi in 2h30".
Vassily correva col lutto per una sua dirigente, recentemente scomparsa. Nell'intervista con la RAI piangeva come un bambino, si stringeva il cuore a vederlo cosi commosso, nel sentire la sua determinazione a finire, per dedicare la gara a questa persona..
Matvichiuk mi ha commosso.