"In Patagonia" non è un libro, ma un viaggio raccontato attraverso le pagine frenetiche e allo stesso tempo dettagliate di uno splendido diario.
Bruce Chatwin, autore incredibilmente immaginifico, è il viaggiatore vagabondo attratto sin dall'infanzia dagli sconfinati e terribili paesaggi di questo Paese che può essere sicuramente riconosciuto come l'ultima Frontiera di una umanità imbarbarita dalla frenesia dei tempi moderni.
Nel libro ritroviamo una commistione intensa di Storia, antropologia, geopolitica...
Chatwin racconta il suo viaggio alla ricerca di un fossile di dinosauro e intreccia le sue vicende con le storie di coloro che abitarono questa Terra, apparentemente inospitale, sin dalla preistoria...Personaggi più o meno famosi, ma tutti fortemente comunicativi..
Ci parla del suo antenato marinaio irrequieto che decise di fermarsi nel suo peregrinare e di stabilirsi proprio in Patagonia; parla di creature mitologiche, conquistatori europei, indigeni, naviganti coraggiosi, pirati e banditi, rivoluzionari disillusi..
Tra le pagine del libro si possono incontrare gli ultimi fuorilegge dell'Ovest americano, Butch Cassidy e Sundance Kid fuggiti in Sudamerica alla ricerca di un nuovo Far West, ma anche Darwin e i primi coraggiosi a sfidare i marosi di Capo Horn..
Chatwin accompagna il lettore attraverso paesaggi selvaggi e incontaminati; lo riporta ad un'umanità più semplice e solidale, forse proprio perchè costretta ad una vita meno comoda.
"In Patagonia" mette addosso al lettore una grande voglia di viaggiare, di conoscere, ma soprattutto una forte nostalgia per una vita più semplice, ma molto più libera.
sabato 16 luglio 2011
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