giovedì 6 novembre 2008

Scuola

Bene apriamo le attività del blog con un argomento bello spinoso: chi vincerà la Champions?...ah no quello sarà un altro articolo...Parliamo della legge Gelmini recentemente approvata dal Parlamento italiano e che non convince gli studenti e i professori. Senza dubbio lascia molto perplesso anche me, del resto sono molti i punti bui della riforma. Ma la scuola ha tutto questo diritto di protestare? Mi spiego meglio: tutti hanno il diritto ovviamente; ma la scuola prima di protestare poteva evitare di peggiorare la situazione già abbastanza pietosa creata dai politici con ogni riforma?

Fateci conoscere il vostro pensiero!

Natror

18 commenti:

  1. Quali alternative ci sono al protestare? Chinare il capo e obbedire?
    Ovviamente io sono pro-pro-testa. E non significa che sono pro tua famiglia :-)

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  2. Forse non mi sono spiegato:non ho contestato la protesta in se, ma se gli studenti nullafacenti, i professori che non sono degni di tale nome (e sono la maggior parte purtroppo), e gli amministratori (delle università soprattutto) avessero dovuto comportarsi diversamente.
    Infatti per quanto i tagli porterebbero cmq ad una situazione molto difficile, se professori e amministratori avessero "mangiato" di meno l'università avrebbe più potere contrattuale.
    I numerosi sprechi della scuola e in particolare dell'università italiana sono sotto gli occhi di tutti.
    Faccio un esempio (tralasciando i milioni di assistenti al barone della facoltà che poi il nuovo arrivato non ne ha manco uno; o i corsi per due studenti) :
    i giornali o le radio universitarie che portano solo costi e aggiungono debiti ai numerosi già esistenti....SONO VERAMENTE UTILI O LI POSSIAMO DEPENNARE??? A me sembra veramente un'amministrazione fatta da un neonato...

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  3. Sinceramente? No.
    Giornali universitari qui a To ne vedo uno solo, ed è gestito dal master in giornalismo. In pratica chi lo fa lo usa per poter fare un po' di gavetta.
    Idem dicasi per la radio, web-radio, costo zero, ed è destinata soprattutto al laboratorio radiofonico.

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  4. COSTO ZERO???? Ma hai idea di quanto costi tenere accese le apparecchiature per trasmettere la radio? O per fare il giornale? L'università di Siena senza avere manco i soldi per pagare i dipendenti si è indebitata per aprire una radio!!! Non ha senso!!!

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  5. Sì che lo so. 80 mila euro. Pari alla costruzione di un marciapiede di 10 metri.
    Lo so che è esagerato, ma non vedo nulla di male nel dare agli studenti gli strumenti per poter apprendere.

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  6. E fin lì siamo perfettamente d'accordo. Ma mi vuoi dire che prima che ci fossero queste cose non si apprendeva? Chi voleva fare radio o il giornalista non riusciva ad apprendere?Forse si doveva sbattere di più e allora è un'altra questione. Allora questa sono comodità che uno studente di un paese "ricco" dovrebbe avere. Però se non ci sono i soldi non ci sono i soldi. Quello che mi da fastido è che quando si parla di amministrazione pubblica i debiti non solo non fanno paura ma sono proprio all'ordine del giorno,perdendo così della loro importanza. Ovvio che essendo amministrazione pubblica alla fine dell'anno sarà in rosso,però non usare ragionamenti economici non è comprensibile secondo me.

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  7. Anche gli stage all'università costano.
    Allora cancelliamoli e andiamo a cercarci gli stage per i cazzi nostri, anziché affidarci alle segreterie.

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  8. Traduco il commento precedente: è bello tagliare le risorse degli altri e non toccare le proprie.

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  9. Me lo rispieghi per favore non mica capito sai? :-| Tra l'altro non mi risulta che gli stage costino all'università.Però forse mi sbaglio.

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  10. Certo! L'assicurazione (indispensabile) non è pagata dall'azienda.

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  11. Ah ok on avevo afferrato.Mi sembra strano però. prendo da Wikipedia:"In Italia, la copertura assicurativa antinfortunistica è l'unico onere di quelli a carico del datore di lavoro per i contratti di lavoro dipendente.". E infatti dove lavoro io la pagano loro...boh forse dipende dal contratto con l'azienda...Inoltre sono sicuro che per fare lo stage non devi per forza essere studente quindi il problema non si pone,te lo cerchi da privato e amen.Almeno, io farei così.

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  12. > Ah ok on avevo afferrato.Mi sembra strano però. prendo da Wikipedia:"In Italia, la copertura assicurativa antinfortunistica è l'unico onere di quelli a carico del datore di lavoro per i contratti di lavoro dipendente.".

    Lo stage non è considerabile un contratto di lavoro dipendente.

    > E infatti dove lavoro io la pagano loro...

    Dubito.

    > te lo cerchi da privato e amen.Almeno, io farei così.

    E infatti tu non hai fatto così. Per dire.

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  13. Allora:
    - da wikipedia nell'argomento STAGE.
    - te lo assicuro e per legge sono praticamente sicuro che lo debbano pagare loro (anche perchè lo puoi fare tranquillamente senza essere uno studente quindi non regge)
    - perchè mi sono pagato la bellezza di 4500 euro annui e se non davano manco l'opportunità di stage non l'avrei fatto.E se ero a economia e loro non potevano trovarmi lo stage me lo cercavo io.Per dire.

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  14. Da wikipedia: "Secondo la legislazione italiana, lo stage non è in alcun modo considerabile come un rapporto di lavoro subordinato".
    Ovvio se non lo fai con l'università, non è lei a pagarti l'assicurazione. Io parlo degli stage universitari.

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  15. Ahahahah guarda cosa ho appena trovato su La Repubblica degli stagisti:

    "Elena non demorde, finisce l'università, ma una volta laureata si accorge che... l'unica prospettiva sembra essere, ancora una volta, lo stage. «Non ne posso più! Quest'ultimo che sto facendo ora, di sei mesi, l'ho trovato da sola cercando su Internet: però l'azienda ha chiesto di coinvolgere l'università per poter avere l'assicurazione."
    CVD

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  16. Bah,cmq oggi ho avuto conferma dall'università che paga la ditta.
    Cmq sia se la ditta non è fatta da ladri del cacchio (e ce ne sono poche lo so) ste cagate non dovrebbero venir fuori

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  17. Unico in tutta Italia, Natror ha l'assicurazione pagata dall'azienda.

    Pensa che io ero in un'amministrazione pubblica (quindi soldi non dei diretti interessati), e l'assicurazione l'ha pagata l'uni.

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  18. che ti devo dire..evidentemente cercare senza avere una certa idea non fa male...
    Per quanto riguarda l'amministrazione pubblica hai detto tutto...è pubblica,quindi fa cagare.

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